Tutto è iniziato da un’idea di Domenico Megu Chionetti e dalla nostra amicizia, nata nel 2011 durante la campagna per le primarie di Marco Doria. Don Gallo e la comunità di San Benedetto al Porto giocarono un ruolo determinante per la sue elezione… e da lì nacque anche l’idea a pochi giorni dalla morte del Don di ripercorrere alcuni momenti della sua vita.
La Resistenza, il Carmine, gli interventi in pubblico e in tv, il G8, gli spettacoli, l’incontro con gli altri e l’accoglienza, Bella Ciao… Dall’esperienza di partigiano ragazzino all’impegno nella chiesa e sulla strada, fino all’ultimo giorno, per aiutare chi vive nel disagio e chiede aiuto.
Ugo Roffi ne ha curato la regia mentre io ho realizzato le interviste che fanno da contrappunto ai diversi capitoli della vita del Don.
Uscito a dicembre 2012 in 1200 copie ha avuto due ristampe.
Una grande soddisfazione per la stima e l’affetto che sempre abbiamo avuto per il Gallo e per la Comunità di San Benedetto.
Io credo che in questo momento Don Gallo si trovi all’inferno: sarà arrivato sulla soglia del Paradiso, avrà tirato una boccata di sigaro, e poi si sarà chiesto: ma cosa ci faccio in mezzo ai buoni? Preferisco andare all’inferno e continuare le mie lotte.
Sara, Princesa.
Da Il Venerdì di Repubblica 13 dicembre 2013
“Il Canto del Gallo è un gran bel film (regia e montaggio di Ugo Roffi) che, in un’ora e mezza condensa tutto Il Gallo-pensiero, sia per immagini (recuperando anche vecchissimi filmati che testimoniano la rivolta del quartiere del Carmine, quando il Cardinal Siri trasferì il prete nell’isola di Capraia, che faceva parte dell’Arcidiocesi di Genova) e con gli scritti, in un libretto di cento pagine dve ci sono articoli, pensieri, attacchi subiti e testimonianze.
Ci sono tutte le lotte, genovesi e non (contro la Mostra navale bellica, contro le biotecnologie, ovviamente le tre giornate del G8), piazza Duomo con la Fiom, il 25 aprile nel cascinale dei fratelli Cervi. Compresa l’ultima battaglia che lo sanno in pochi è stata vincente: il Comune di Genova ha approvato un regolamento che blocca l’apertura di nuove sale da gioco… Lorenzo Basso ha portato il caso in Parlamento”.